Nel cuore di Varese, all’interno dell’area dei Giardini Estensi, si trova il Civico Museo Archeologico di Villa Mirabello.
Una realtà culturale di rilievo in campo non solo nazionale ma anche internazionale che ospita tra l’altro anche il Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese, uno più importanti d’Italia.
Visitando Villa Mirabello è possibile compiere un viaggio nella storia locale del varesotto fin dalla preistoria.
Qui sono conservati infatti reperti che vanno dal Neolitico all’età del bronzo, provenienti dagli scavi di Bodio Lomnago e dell’Isolino Virginia, dal 2011 riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
Sono presenti anche testimonianze della cultura di Golasecca, con un corredo funebre del VI secolo a.C.
Il viaggio nella storia prosegue con la sezione romana, con reperti provenienti per la maggior parte da necropoli, come il corredo della tomba di Mercallo dei Sassi.
Risale invece al periodo a cavallo tra il 1594 e il 1646 d. C. una mummia nota come “Mummia di Villa Mirabello”, che rappresenta un elemento di grande interesse perché la mummificazione è avvenuta in condizioni completamente naturali.
Completa l’allestimento museale la nuova sezione dedicata al Risorgimento. Varese fu la prima città ad essere liberata da Garibaldi nella sua impresa di unificazione della penisola: il 26 maggio 1859 si svolse la battaglia di Biumo, una delle più importanti della seconda guerra di indipendenza.
Gli uomini di Garibaldi arrivarono nel varesotto 3 giorni prima: un episodio immortalato nel dipinto di Eleuterio Pagliano “”Lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende il 23 maggio 1859″. Un’opera di grandi dimensioni che può essere ammirata grazie ad un’animazione tecnologica con suoni e luci.
Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.
Piazza della Motta 4, 21100 Varese
Tel. 0332 255485 e 0332 255482