Torno ogni anno alla “ricerca del bello” a Villa Bozzolo a Casalzuigno. Meravigliosa dimora accostata da rustici (stalle, scuderie, granai ed una pressa monumentale), e da un meraviglioso giardino ornamentale.
Costruita nel XVI secolo come residenza di campagna, cambia negli anni destinazione d’uso, sino a diventare la pregevole Villa che possiamo ammirare. Due famiglie segnarono la storia della Villa: i “Della Porta” originari di Porto Valtravaglia, e, da metà Ottocento, i “Bozzolo”, famiglia milanese.
La qualificazione è dovuta a Giovani Angelo III, proprietario nella prima metà del settecento. Nel 1714 Giovan Angelo sposò la nobildonna Isabella Giulini, figlia del conte Giorgio Giulini e antenata del noto storico milanese Giorgio, e, per rendere più gradevole il soggiorno all’amata, trasformò l’allora residenza di campagna in una “villa di delizia“, con tanto di giardino scenografico con terrazzamenti e balaustrate.
Prima di accedere al cortile della Villa, è proprio il giardino barocco con i terrazzamenti adagiati elegantemente sulla collina alla tua sinistra ad accoglierti. La facciata della Villa è maestosa, essenziale ed elegante. Puoi visitare gli spazi interni con l’accompagnamento attento e competente di una guida del Fai Fondo Ambiente Italiano, cui dobbiamo l’apertura al pubblico dal 1989.
La visita inizia dal grande salone da ballo, con un enorme camino ed un soffitto a volte pregevolmente affrescato. Lasciato il salone del camino, entri nella sala del biliardo, dove puoi ammirare i busti in marmo degli ultimi proprietari. Gli ambienti interni si sviluppano in un secondo piano che conserva decori di gusto barocco e cicli decorativi tipici della Lombardia del Settecento, attribuiti alla bottega dell’artista varesino Magatti. Gli elementi di arredo non sono originari (purtroppo molti arredi sono andati perduti o trafugati nel corso dei precedenti anni di abbandono), ma sono il frutto di un’accurata selezione degli oggetti donati al FAI risalenti alla stessa epoca della Villa.
Termina la visita sostando nel giardino esterno, in cui puoi ammirare un raro sistema armonioso fra piante e fiori, elementi architettonici ed edifici rustici che conservano il sapore buono della storia.
A cura di BP, una milanese a Varese
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