L’itinerario
“Oggi andiamo alla scoperta della terza isola del Golfo Borromeo, l’Isola dei Pescatori. Nota anche come Isola Superiore, prende il nome dalla storica attività svolta dai suoi abitanti. È l’unica delle tre ad essere stabilmente abitata durante tutto l’anno. Sono una cinquantina i residenti che vivono di pesca e turismo. L’isola offre in piccolo tutto quello che ci si aspetta in una località turistica di lago: un caratteristico centro storico con le sue viuzze strette e la piazzetta, il lungolago, ristoranti, alberghi e un mercatino con i prodotti artigianali. Le abitazioni sono a più piani per poter sfruttare al meglio il poco spazio disponibile e sono tutte corredate da balconi dove poter essiccare il pesce.
L’isola è impreziosita da una deliziosa chiesetta che conserva ancora l’abside originario dell’XI secolo. D’obbligo una passeggiata lungo il belvedere alberato, per momenti di relax con vista mozzafiato. E prima di lasciare l’isola non possiamo esimerci dal gustare un bel pranzo a base di pesce.
La nostra prossima meta si trova sulla sponda piemontese, in località Pallanza. Villa Taranto è considerata, e non a torto, uno dei giardini più belli al mondo. Fu costruito in dieci anni, dal 1931 al 1940, per volontà del capitano scozzese Neil Mc Eacharn, che scelse il Lago Maggiore come sua dimora con l’obiettivo di creare un giardino all’inglese capace di unire il gusto e l’estetica con l’amore per la botanica. E così hanno trovato posto tra i viali e i prati del parco specie vegetali rarissime, capaci di acclimatarsi e prosperare lontano dal loro habitat originario. Un tripudio di colori ci guida nella visita fino al punto più scenografico, i giardini terrazzati con vista verso le montagne. Facciamo quindi ritorno in battello a Laveno dove possiamo trascorrere una gradevole serata tra locali e scorci romantici.”
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