Oggi visitiamo Bellinzona, capoluogo del Canton Ticino. Grazie alla sua posizione strategica è stata per secoli il punto di passaggio obbligato tra il Nord e il Sud dell’Europa.
Un luogo così speciale necessitava quindi di essere difeso a dovere. Furono i Romani i primi ad edificare un castrum, a cui seguì nel Medioevo la costruzione dei tre castelli giunti fino ai giorni nostri, inseriti nel 2000 nella lista dei beni Unesco, il più antico è Castelgrande, che sorge su un promontorio roccioso;. al suo interno si trova un museo cheillustra la storia della città. Da un altro colle svetta il Castello di Montebello, che ospita il museo civico storico-archeologico. La terza fortezza è quella di Sasso Corbaro, che domina la pianura dall’alto.
Da vedere all’interno la sala lignea ed esposizioni temporanee, oltre ai castelli Bellinzona offre un affascinante centro storico, dove spicca la Collegiata dei Santi Pietro e Stefano.
Raggiungiamo Monte Carasso dove parte la funivia che ci porterà in Valle Sementina, scendiamo a Curzútt, antico insediamento collinare oggetto di un lodevole intervento di restauro che ha ridato vita a una zona dimenticata.
Bastano pochi minuti di cammino per raggiungere la chiesa di San Bernardo, autentica perla medievale che conserva affreschi datati dal ‘300 al ‘600. Una sosta di contemplazione è d’obbligo prima di rimettersi in marcia. In poco meno di un’ora arriviamo al Ponte Tibetano Carasc, inaugurato nel 2015.
Il colpo d’occhio è impressionante: la struttura è lunga ben 270 metri ed attraversa una valle impervia, nel punto centrale raggiunge l’altezza massima dal suolo, 130 metri, attraversare il ponte regala un briciolo di adrenalina, ma il tutto si svolge nella massima sicurezza: le famiglie sono benvenute.
Per il ritorno si può ripercorrere a ritroso il sentiero dell’andata oppure scendere dall’altro versante verso il paese di Sementina transitando dalla graziosa chiesetta di San Defendente