Oggi andiamo alla scoperta degli altri specchi d’acqua di cui è ricco il varesotto, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “provincia dei sette laghi”.
Iniziamo dal Lago di Varese: lasciamo l’auto e saliamo in sella, ci attende una pista ciclabile ad anello lunga 27 km, che si può percorrere in circa tre ore, lungo il percorso sono numerose le località che meritano una sosta, a partire dalla Schiranna, il lido dei varesini, dove d’estate è attiva anche una piscina all’aperto. A Gavirate una breve deviazione permette di raggiungere il Chiostro di Voltorre, di origine romanica, che oggi ospita mostre e un laboratorio sul riuso dei materiali di scarto.
A Bardello troviamo un monastero e una ghiacciaia; Biandronno invece è il punto di partenza per visitare l’Isolino Virginia, riconosciuto dall’Unesco nel sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Proseguiamo per Cazzago Brabbia, da cui ci si può addentrare nella Riserva della Palude Brabbia oppure proseguire verso il Lago di Comabbio, anch’esso circondato da un anello ciclopedonale.
Interessanti anche i centri di Galliate Lombardo, Bodio Lomnago con il suo lido e Azzate che vanta uno stupendo belvedere, dal lago saliamo al Sacro Monte, altro sito Unesco varesino.
Un percorso magnifico tra arte, fede e natura, il viale delle cappelle è lungo 2 km e conduce al meraviglioso santuario incastonato in un piccolo e ben conservato borgo, da non perdere la cripta, restaurata di recente.
Si può arrivare in vetta anche a bordo della funicolare per un viaggio dall’atmosfera liberty, chi ama la cultura qui può sbizzarrirsi, sono infatti tre i musei: il Museo Baroffio, la Casa Museo Pogliaghi e il Centro Espositivo Mons. Pasquale Macchi, imperdibile il tramonto dalla terrazza del Mosè con vista su Varese e
verso la pianura: nelle giornate terse si scorge persino la sagoma della Madonnina del Duomo di Milano