Oggi andremo alla scoperta della parte centrale della sponda varesina del Verbano, dedicando la prima giornata a Laveno e la seconda ai suoi dintorni. Per scoprire tutte le bellezze di Laveno Mombello del resto serve almeno un giorno intero: la cittadina adagiata nell’omonimo golfo nel cuore del Lago Maggiore è infatti tra le più apprezzate e visitate dai varesini e dai turisti. L’atmosfera è quella tipica di un luogo di villeggiatura con il centro pedonale e le vie limitrofe ricche di occasioni per una pausa di gusto o di shopping.
Magnifico il lungolago da percorrere per ammirare la vista delle Isole Borromee sullo sfondo o anche semplicemente per il rito della passeggiata
domenicale da suggellare con un buon gelato, Laveno deve la sua vivacità anche alla presenza dell’imbarcadero da cui partono e
arrivano i traghetti che trasportano persone e automobili verso la sponda piemontese di Intra.
Per gli amanti dell’arte da segnalare la chiesa di Santa Maria in Ca’ Deserta, la chiesa vecchia e la chiesa nuova.
Proprio dal centro di Laveno parte la funivia che conduce al Poggio Sant’Elsa, a circa 1000 metri di altezza ai piedi del Sasso del Ferro. In pochi minuti a bordo di telecabine biposto si passa così dal lago alle Prealpi. In vetta ci attende un ristorante-albergo con una terrazza panoramica meravigliosamente protesa verso i laghi, le montagne e la pianura fino a Milano. La zona è l’ideale per deltaplanisti e parapendisti che si possono lanciare in volo da un’apposita passerella.
Tornati sul lago proseguiamo pochi chilometri per raggiungere la frazione di Cerro, che oltre ad un grazioso lungolago può offrire un’ampia spiaggia molto frequentata nelle calde giornate estive. Spazio anche alla cultura con il Museo Internazionale del Design Ceramico, che illustra la storia della produzione della terraglia in Lombardia tra ‘800 e ‘900.