“Tempo e Luogo. La realtà e il mistero”
Mostra d’arte organizzata dal Circolo degli Artisti di Varese
Curatore della mostra: Fabrizia Buzio Negri
Con il patrocinio del Comune di Castiglione Olona, della Provincia di Varese e della Regione Lombardia
Castiglione Olona (VA)
sale espositive del Museo Civico PALAZZO BRANDA CASTIGLIONI
da sabato 20 settembre a domenica 12 ottobre 2014
Inaugurazione: sabato 20 settembre ore 16.30
sino al 30 settembre:
da martedì a sabato compreso 9/12 e 15/18
domenica e festivi 10,30 – 12,30 e 15,00 – 18,00. lunedì chiuso
dal 1 ottobre in poi
da martedì a sabato compreso 9/12 e 15/18
la prima domenica del mese 10,30 – 12,30 e 15,00 – 18,00.domenica e festivi 15,00 –18,00
Pittura, scultura, fotografia, installazioni: saranno 56 le opere che, nelle diversità delle intenzioni creative di ciascun artista, nella varietà dei materiali utilizzati, richiameranno il tema proposto dal curatore. Pur nei linguaggi differenti, si coglierà una profonda attenzione al fascino e alla storia dell’antico luogo, che Gabriele D’Annunzio definì “L’isola di Toscana in Lombardia”.
Il borgo racchiude come uno scrigno i preziosi tesori quattrocenteschi, conservando sapori e sentimenti della culturadel Rinascimento. Ancora oggi, i monumenti, le ripide strade verso la Collegiata, i portali in pietra, i cortili eleganti custodiscono storia, religione, arte e si amalgamo nel paesaggio urbano nella stessa autentica atmosfera di “città ideale” creata dal nulla per volere del cardinale Branda Castiglioni, uno degli uomini più celebrati della sua epoca, cultore delle arti e grande diplomatico, uomo di fiducia di diversi papi e dell’Imperatore Sigismondo di Ungheria.
Nel suo testo critico in catalogo “Ritornare a Castiglione Olona. Senza essersene mai andati” il curatore della mostra Fabrizia Buzio Negri narra come per ben tre volte negli anni passati, il Circolo degli Artisti di Varese ha allestito esposizioni importanti nello splendido Palazzo Branda, nel cuore del Borgo Antico e sempre con molto successo: nell’ottobre 1993 con la mostra di scultura “Nel segno di Tavernari. La sacralità del vivere”; nel marzo 1995 con la mostra di pittura e scultura “Sulle orme di Masolino”.Ma ancora nel 2009 il Circolo è al Castello di Monteruzzo sovrastante Castiglione Olona con la mostra ”Il pensiero/ le immagini 50×50”. I ritorni, sempre bellissimi, emozionanti.
Ora, nel 2014, arriva “Tempo e Luogo. La realtà e il mistero” . Nel titolo dal curatore scelto, è insito il senso del giudizio, per interrogarsi nel nostro incerto presente sui cicli storici che rimangono in un luogo pervaso dall’illusione che nulla sia cambiato.
E gli artisti hanno sentito vivamente,sia il fascino dell’antico Borgo, sia il confronto con la modernità. Una testimonianza creativa delle più recenti generazioni.
Per volontà degli artisti, le opere a muro sono tutte realizzate su tondo ligneo del diametro di 60 cm.
La mostra. E’ di grande interesse verificare l’attualità di tali coordinate spazio/tempo attraverso la testimonianza creativa degli artisti delle più recenti generazioni.
E’ un’indagine sul campo da cui emergono contenuti espressi nella necessità di riconsiderare i fondamenti della realtà di Castiglione Olona in un vissuto individualizzato sul piano analitico e nella dimensione esistenziale.
Il cambiamento epocale in cui viviamo sembra consumare nella mediaticità anche l’arte. Così non è: la creatività ritorna in mille modi, anche i meno tradizionali, nelle acute singolarità delle espressioni artistiche con la “Stimmung” di un tempo interiore che accende non solo memorie, ma provoca riflessioni e confronti.
Gli artisti, catturati da un tema non certamente facile, ma dinnanzi all’armonia perfetta del complesso architettonico di Castiglione Olona, con i palazzi dei Castiglioni, la Collegiata e l’attiguo Battistero, la Chiesa di Villa e gli edifici circostanti, hanno “sentito” vivamente quella sorta di Umanesimo in fieri, che va già oltre il Gotico ‘cortese’ lombardo.
Ed è il Cardinale con l’immaginario che lo circonda a farla di padrone nelle opere pittoriche di Roberto Cozzi, Franco Mancuso, Michele Di Giovanni, Piera Limido, Flora Fumei, Liliana Farini, Nicoletta Fumagalli, mentre la chiave del Mistero che avvolge il Luogo è insita nei tondi di Gilberto Facchinetti, Franca Carra, 3RE (Trezza-Regidore), Mirko Cervini, Rita Bertrecchi, Giorgio Gessi, Giorgio Bongiorni, Milena Vanoli.
Il paesaggio con il fiume, il vecchio ponte, la strada in salita verso l’affascinante profilo della Collegiata, i dettagli antichi dei palazzi entrano delicatamente nei dipinti di Nicoletta Magnani,Vanni Bellea, Laura Pasquetti, Fabio Saletta, Massimo Ciavarella, Paola Carabelli, Raffaello Giunti, Giuseppe Sassi, Alida Novelli Drovandi, Giorgio Colombo, Simona Zonca, Marco Saporiti.
La simbologia religiosa o profana entra nelle opere scultoree o pittoriche di Raphael De Vittori Reizel, Antonio Franzetti, Elisabetta Pieroni, Gianpiero Castiglioni, Eduardo Brocca Toletti, Bruna Zanon, Agostina Carrara, Martina Goetze, Elio Rimoldi, Pierangela Cattini, Ernesto Saracchi.
Tra astrazione e figurazione allusiva con il colore a dominare la scena: Antonio Bandirali, Enrico Milesi, Alessia Tortoreto, Floriana Bolognese, Elsa Zantomio, Giulio Palamara, Giuseppe Orsenigo, Gladys Colmenares, mentre hanno sentito il fascino dei dipinti antichi Sergio Colombo, Alberto Nicora, Nicoletta Lunardi, Ezio Foglia, Patrizia Gosio.
Gli outsider della situazione: Ruggero Marrani con il suo Cavaliere Errante, il verde dollaro Peter Hide, l’originale Silvana Feroldi, la ‘carta’ di Luca Ghielmi, il ‘ferro’ di Elda Francesca Genghini.
Dunque: lavori artistici condotti in sottofondi ironici, in paradigmi esistenziali, su riflessioni letterarie, in dinamiche spazio-temporali che si dilatano o si contraggono, con forti interferenze di tecniche e di linguaggi, sul territorio dell’inaspettato, in indissolubili proiezioni verso l’imprevisto poetico. Quasi una forma di ridefinizione (im)possibile di una identità culturale più attuale.