Vi abbiamo già parlato in un post precedente di SNOQ Varese, una nuova realtà che vuole dare voce alle donne. Oggi vi proponiamo un’analisi realizzata da SNOQ Varese sul ruolo delle donne nella politica locale.
SNOQVarese: le “quote rosa” sono ancora un miraggio. Lo dicono i numeri.
Uno dei gruppi di lavoro in cui SNOQVarese ha deciso di articolarsi è quello definito della “democrazia paritaria”. Due parole che tentano di definire un mondo, quello della rappresentanza politica, che non vede Varese brillare per equità di distribuzione dei posti tra i generi. Le sindache, le assessore, le consigliere comunali sul nostro territorio sono ancora poche.
Questo si riflette nelle scelte politiche, quindi sul grado di parità tra uomini e donne che, ne siamo convinte, in un Paese determina il livello di civiltà presente. Dal 2011, quando è nato il movimento Se Non Ora Quando nazionale, ci siamo ribellate ma non molto è cambiato, ed è per questo che vogliamo continuare a ribadire con forza il nostro impegno a contrastare tutte le politiche e i modelli culturali che penalizzano le donne.
Per dare più forza ai contenuti, è importante allargare la presenza delle donne con tutto il suo apporto di valori in tutti i ruoli di direzione: nella politica, nelle istituzioni ed anche nel sindacato. È ancora viva nel paese l’esigenza di un forte rinnovamento, unita purtroppo ad una disaffezione al voto e ad una critica generalizzata agli esponenti politici. Forse le donne, che nel tempo si sono dimostrate meno coinvolte dei colleghi in episodi di corruzione e malaffare, saprebbero dare la spinta necessaria a cambiare le cose.
Perché le donne sono portatrici di un diverso punto di vista sul mondo del lavoro, sui bisogni delle famiglie, sull’emarginazione dei giovani, sui problemi che angustiano la comunità sociale, punto di vista che è essenziale per salvare la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e uomini, che promuove salute, cultura, relazioni pacifiche, qualità della vita, godimento dei diritti.
Ne è stato un esempio Laura Prati, sindaca di Cardano Al Campo, che ha praticato la possibilità di fare politica in modo diverso: proprio a lei dedichiamo l’impegno di tutto il gruppo, ma in particolare questo aspetto, la democrazia paritaria, di cui lei è stata fondamentale ambasciatrice sul nostro territorio, come sindaca di Cardano e come dirigente Pd.
I dati raccolti da SNOQVarese: le donne elette in provincia
Le elette – % sul totale
Sindache 22 (su 141 sindaci della provincia) = 15.60%
Vice sindache 20 = 14,18%
Assessore 97 = 13,43%
Consigliere 324 = 9,71%
Titolo di studio delle donne elette
Laureate 39%
Diplomate 54,21%
Licenza di scuola media 6,81%
Età delle elette
Dai 20 ai 30 anni 16,41%
Dai 31 a 40 20,73%
Dai 41 a 50 28,50%
Dai 51 a 60 24,62%
Dai 61 a 70 8,85%
Le professioni delle donne impegnate in politica
Impiegate settore privato 22,43%
Docenti, ricercatrici, formatrici 17,50%
Libere professioniste 8,30%
Sanità e servizi di cura 7,01%
Pubblica amministrazione 5,30%
Imprenditrici 5,00%
Dirigenti 3,05%
Operaie 2,59%
Pensionate 11,35%
Casalinghe 8,87%
Non classificate 8,97%
Disoccupate (3 di numero)
L’appartenenza politica
Liste civiche 67,77%
Lega – Pdl 28,72%
PD 7,50%
L’Analisi di SNOQVarese
I dati della provincia di Varese (forniti dall’ufficio della Consigliera di Parità) parlano chiaro. La nostra analisi è stata condotta su 132 comuni della provincia. I 9 mancanti sono tra i più piccoli, quindi non cambierebbero comunque di molto il risultato finale. Che parla di una politica varesina che tiene la porta ancora chiusa alle donne.
La presenza delle donne nei Consigli comunali è più significativa nei piccoli Comuni, mentre nelle città più grandi le donne faticano ad essere presenti. Particolare è la città di Varese con una unica donna eletta e un’unica assessora. Nelle elezioni comunali diventa difficile individuare con precisione le formazioni politiche e le alleanze tra i diversi partiti, essendo prevalente la presenza di Liste Civiche. Liste civiche, nella maggioranza dei casi di centro sinistra, ma anche molte di centro destra. Solo nei grandi comuni si sono presentate, oltre che negli apparentamenti, liste di partito.
Le sindache elette, le vice sindache e le assessore nominate sono prevalentemente di centro destra, in corrispondenza con i colori delle varie amministrazioni comunali del territorio. Emerge inoltre che tra le lavoratrici autonome (libere professioniste, imprenditrici, ecc.) prevale l’appartenenza a Pdl e Lega. Nelle liste civiche sono presenti i partiti minori. Le sindache, le vice sindache e le assessore appartengono per lo più alle coalizioni di centro sinistra.