A Laveno Mombello si terrà domenica 21 Maggio la trentesima edizione di Peace Run, manifestazione sportiva che vuole promuovere e veicolare l’importantissimo messaggio della pace.
La staffetta internazionale, capitanata da Alessandro Rambaldini (campione mondiale 2016 di corsa in montagna) si inerpicherà con in mano la Fiaccola della pace fra i sentieri ripidi del Sasso del Ferro. Alla guida il generoso podista Vittorio Ciresa che ha all’attivo un no stop Laveno- Monte Rosa in 27 ore e 12 minuti. Di quell’impresa Ciresa ricorda: ” Quel giorno non ero io quello che doveva chiedere, io ero quello che doveva dare”.
Alle 10.30 è previsto l’arrivo in cima dove Rambaldini consegnerà la fiaccola a Christian Ciech (oro individuale e oro di squadra ai mondiali 2015 di deltaplano) in attesa sulla sua rampa di lancio e pronto per il decollo per portarla in volo come un uccello, un volo di pace fra i cieli del Lago Maggiore.
Al Delta Club Laveno alle 11.15 è previsto l’atterraggio di Ciech, contestualmente all’arrivo della staffetta Peace Run-Rambaldini. Trenta colombe daranno inizio alla cerimonia ufficiale alla presenza del Sindaco e dell’assessore allo sport e il rituale passaggio di mano in mano della fiaccola della pace fra tutti i partecipanti.
Quella fiaccola con cui le staffette Peace Run attraversano il mondo in lungo e in largo, simbolo dell’aspirazione universale alla pace e che è stata tenuta in mano da uomini come Nelson Mandela, il Dalai Lama, Desmond Tutu, Madre Teresa, Gorbachev e Giovanni Paolo II, solo per citarne alcuni.
La regina Elisabetta accese con la Fiaccola della Peace Run il primo dei 1800 bracieri della Pace sparsi per le celebrazioni del 50^ ” V.E.Day”. E ancora Muhammad Alì, Paul Tergat, Carl Lewis (che è portavoce della Peace Run) e Tegla Loroupe assidua presenza nelle varie edizioni.
La Peace Run ha ricevuto altri significativi riconoscimenti, dall’Unesco che le ha fatto un Endorsment con il Presidente Hepburn e il suo appassionato discorso nella sede dell’Assemblea Generale e il Consiglio Europeo, da Delors a Herman Van Rompuy, per la sua valenza di educazione alla pace e armonia fra i popoli.
È la visione di una corsa per la pace che attraversa vari paesi del mondo, dove i corridori si passano di mano in mano una fiaccola accesa. Lungo la via bambini, alti dignitari e semplici persone hanno l’opportunità di correre con la Peace Torch in mano, condividendo un’esperienza di pace. Da quando è stata fondata nel 1987 ad oggi ha incluso 150 nazioni. Lech Walesa ebbe a dire: ” Il percorso della Peace Run unisce tutti i paesi come una sola cosa, come se i loro confini non esistessero”.
Quest’anno la Peace Run celebra trent’anni della sua fondazione. In Europa attraverserà l’Inghilterra, Olanda, Germania, Francia, Svizzera, Italia, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Lituania, Ucraina, Bielorussia.
Aderente alla filosofia della Peace Run è l’idea che la pace a livello collettivo sia il frutto di un percorso interiore individuale dove arte, musica e sport costituiscono strumenti di ricerca e di crescita delle coscienze. Il fondatore Sri Chinmoy da uomo poliedrico si è infatti interessato anche al mondo della musica, trovando sostenitori in grandi musicisti quali L.Bernstein, H. Menuhin, P. Casals e P. Glass.
Lo sport viene proposto quale attività che, nella sua filosofia più pura riconosce il bisogno di trascendere i propri limiti e conquistare la vittoria come competizione con se stessi. Il motto del fondatore è “Never give up”.
La corsa si concretizza grazie a staffette di ragazzi che annullando diversità culturali o religiose corrono per il mondo, gratuitamente e senza sponsor proprio per preservarne la purezza del messaggio.
La Peace Run ci ricorda che il mondo è la casa comune dell’umanità dove poter sentire lo spirito di unità fra tutte le culture, religioni e singoli individui. Per vivere questa dimensione la Peace Run propone varie attività che rafforzano il tessuto sociale come partecipazione e unità, quali mostre di disegni di bambini, musica, incontri interreligiosi e interculturali, la valorizzazione di esempi di vita positivi con il programma Torch Bearer Aword, consegnato a grandi dignitari cosi come a persone comuni che nel loro piccolo si sono distinte per l’impegno e l’amore verso la comunità.
La Peace Run si inserisce anche come prevenzione culturale al bullismo e ribadisce che la pace nel mondo inizia da noi ed è responsabilità di ciascuno.