Lo Spazio Lavit, in collaborazione con l’Associazione Culturale Parentesi e l’Archivio Fotografico Italiano, organizza la mostra di Giacomo Vanetti “BURN MY SHADOW”.
L’inugurazione si svolgerà sabato 2 aprile alle 17.30.
La mostra rientra nel programma del Festival Fotografico Europeo 2016. La personale allestita allo Spazio Lavit fino al 16 aprile è un’occasione per ammirare l’interessante lavoro del giovane fotografo.Tre sono le serie fotografiche di Vanetti esposte: Burn my shadow,The (golden) wait e Fotofinish.
Tutti lavori in cui si può scoprire la frizzante creatività dell’autore, tra i più originali e promettenti fotografi della nostra provincia. Tema ricorrente è la riflessione sull’identità, sviluppata attraverso scatti sfuggenti e composti. La tecnica fotografica appresa durante gli studi professionali viene usata in maniera distorta e inconsueta proprio per caratterizzare la sua produzione che si compone di immagini dal linguaggio innovativo e contemporaneo.
La fotografia diventa arte in queste serie uniche, da collezione. Fino al’8 maggio Giacomo Vanetti è presente anche alla mostra collettiva “Catalogo interiore del contemporaneo. Il corpo e il luogo” visitabile al Castello di Masnago – Varese.
Giacomo Vanetti nasce a Varese nel 1974. Dopo il Liceo scientifico si iscrive alla facoltà di Disegno Industriale del Politecnico di Milano dove si Laurea in Grafica e Comunicazione Visiva nel 2001. Durante la carriera universitaria ha l’opportunità grazie ad una borsa di studio di frequentare l’Accademia di Belle Arti di Granada dove, oltre a diplomarsi in litografia, segue con successo corsi di fotografia, serigrafia e incisione. Dopo La Laurea, e dopo una collaborazione con il Politecnico di Milano come Cultore della Materia Fotografica e un periodo di lavoro come assistente fotografo di architettura, frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia, sempre di Milano, collaborando come tecnico di studio. Si diploma in Fotografia nel 2004. L’interesse per la sperimentazione sui mezzi e linguaggi fotografici ha sempre caratterizzato la sua ricerca portandolo ad utilizzare differenti tecniche di lavoro sia analogiche che digitali. Pur dedicandosi con passione anche alla fotografia di reportage e commerciale il copro del suo lavoro indaga principalmente la figura umana e il medium fotografico. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia e in Europa e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Vive e lavora a Varese.
In collaborazione con: Festival Fotografico Europeo, Archivio Fotografico Italiano, Fondo Italiano Fotografia.
Con il patrocinio del Comune di Varese e della Provincia di Varese
Orari di visita: dal martedì al sabato dalle 17 alle 19.30