Per il prossimo weekend due nuovi appuntamenti promossi dal 67 Jazz Club Varese
Venerdì 19 febbraio – ore 21,00
c/o CFM – Via Don Basilio Parietti 6 – BARASSO (VA)
MARTINO VERCESI TRIO
Martino Vercesi (guitar) Tito Mangialajo Rantzer (double bass) Roberto Paglieri (drums)
presents new cd “6Haiku”
Un progetto particolare che fonde ispirazione poetica e invenzione musicale, un’ibridazione artistica nata sotto il segno del Giappone, paese di cui Martino ha sempre subito il fascino potente e un po’ misterioso. Il nome del progetto “6 Haiku” si riferisce infatti agli Haiku, una forma poetica sviluppatasi in Giappone nel XVII secolo che ha per oggetto la contemplazione della natura e della realtà percepita nella totale calma dei sensi e nella placidità di una mente meditante. Ecco che il suono e la metrica, gli accenti e l’espressività, materiale comune tra linguaggio e musica, trovano una nuova e originale sintesi nei sei paesaggi sonori di questo lavoro, i sei Haiku che danno il nome al progetto e che -come evidenzia la tracklist di otto tracce- sono sono preceduti da un Prologo e seguiti da un Epilogo. Alle sei tracce centrali sono collegati altrettanti Haiku, nati dalla penna dallo stesso Vercesi: il lavoro è imperniato sulla corrispondenza delle immagini mentali trasformate in suono: i testi e la musica interagiscono osmoticamente “palleggiandosi” l’emozione di chi suona e di chi ascolta.
Sabato 20 febbraio – ore 19,30-20,30 e ore 21,30
c/o FUTURO ANTERIORE Spazio Tempo – Via Speri Della Chiesa Jemoli 3 – VARESE
MARCO LIMIDO 100% BLUES TRIO
Marco Limido (guitar) Ruben Minuto (electric bass, voice) Alessio Gavioli (drums)
presents new cd “Rebirth”
Marco Limido, ovvero un pezzo di storia della chitarra blues del nostro paese, infatti “Marchino” come viene affettuosamente soprannominato, almeno da 35 anni presta le sue dita e la sua anima sensibile allo strumento, lo fa in modo riservato, educato, quasi da comprimario nonostante abbia doti tecniche elevatissime; ha suonato per anni a fianco di vere leggende del blues che avevano trovato nel nostro paese la giuste motivazioni artistiche per esprimersi, ci riferiamo agli americani Arthur Miles e Cooper Terry, è stato nei cartelloni di grandi festival europei del blues con la band di famiglia, i Family Style, e da qualche anno collabora con un altro artista americano, in questo caso leggenda del rock, Willie Nile.
Limido, con il quale la vita ha avuto qualche “scambio di opinioni” non particolarmente fortunate, (lasciandogli anche, in seguito ad un grave incidente, non poche difficoltà deambulatorie) sta attraversando, grazie ad amici premurosi e ad una musa ispiratrice, un buon periodo, una vera e propria rinascita e pertanto decide di rilasciare in musica queste sue good vibrations, lo fa con un disco solista che appunto si intitola Rebirth. Per la bisogna chiama a raccolta due musicisti straordinari, due amici, che gli fanno da sezione ritmica: il batterista “tuttologo” Giò Rossi (per l’occasione varesina sostituito da Alessio Gavioli essendo il nostro impegnato ai Caraibi) e il grande Ruben Minuto che in questo caso torna al primo amore, il basso.