INIZIATIVA ESTATE COPAC
Via Brunico 22
0332 332927
Notiziario del 14 luglio 2014
Iniziativa Estate Copac
Dal 15 al 31 luglio per ogni 50 euro di prodotti acquistati, su unico scontrino, riceverete un buono sconto del valore di 5 euro, che potrete usare per scontare le vostre spese dal 1 al 30 agosto.
Sia gli acquisti che lo sconto si applicano su tutti gli articoli in vendita, ogni buono sconto potrà essere scontato su una spesa minima di 25 euro.
Tornate dalle ferie e dovete ricostruire le scorte?
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Per tutti i nostri migliori clienti una eccezionale opportunità di risparmio: la iniziativa dell’estate Copac.
Nel periodo della Iniziativa Estate Copac sono sospese le eventuali condizioni di maggior favore.
Frutta di stagione
Il mais dolce
I chicchi di mais li troviamo conservati tutto l’anno, ma in questo periodo ci sono le pannocchie fresche: irresistibile tentazione per grandi e piccoli una pannocchia da sgranocchiare!
Il mais appartiene alla famiglia delle Graminacee e viene comunemente chiamato granoturco. La parte commestibile è la pannocchia, che è rivestita da foglie che si chiamano brattee e che seccano quando la pannocchia matura. I granelli si chiamano cariossidi e sono di un bel giallo brillante. I semi maturi si fanno tagliare facilmente con l’unghia e emettono un liquido lattiginoso.
Il mais è ricco di carboidrati, quali amilosio e amilopectina, ma non contiene proteine del glutine, quindi può essere usato anche dalle persone intolleranti a questa sostanza. E’ però ricco di fibre, vitamine e antiossidanti.
La pannocchia può essere cotta in vari modi: bollita, grigliata o al vapore.
Cottura bollita: eliminate le brattee e lavate le pannocchie per togliere ogni eventuale impurità.
Riempite quindi una pentola capiente in grado di contenere le pannocchie e portatela a ebollizione; quando bolle calate le pannocchie e impostate il tempo da 5 a 8 minuti. Sono cotte quando sono morbide ma ancora leggermente croccanti, se diventano mollicce vuol dire che sono troppo cotte.
Si servono ancora calde, se piace si accompagnano con del burro fuso o della maionese.
Cottura alla piastra: eliminate le brattee e lavate le pannocchie per togliere ogni eventuale impurità. Asciugatele e ungetele leggermente con olio di oliva. Scaldate la piastra e mettete a cuocere le pannocchie per 6-10 minuti, girandole regolarmente finché la maggior parte dei chicchi diventi marroncina senza però bruciare. Lasciarle raffreddare e servire, se piace, con burro e sale.
Cottura al vapore: come per la cottura bollita, ma si usa una vaporiera e quindi le pannocchie non sono immerse nell’acqua. Il tempo di cottura è un po’ più lungo: ci vorrà una decina di minuti.
La ricetta dei peperoni ripieni di mais
Ingredienti
4 peperoni rossi
500 gr. di mais in grani cotto
olio oliva EV
prezzemolo
sale
pepe in grani
Mondate i peperoni e tagliateli a metà nel senso della lunghezza. Fateli cuocere in acqua bollente salata per 10 minuti. Fate insaporire il mais in una padella unta con olio evo, del prezzemolo tritato, un pizzico di sale e pepe secondo gusto.
In una pirofila versate sul fondo un poco di olio evo ponete i peperoni, riempiti con il mais e cuocete per 15 minuti in forno caldo a 180°C.
Al momento di servire decorate con il prezzemolo tritato.
Conservare la frutta: tecniche dolci
In questo periodo abbiamo abbondanza di frutta, sia quella che raccogliamo dagli alberi del nostro giardino, che abbiamo curato e seguito nei mesi scorsi, sia quella che acquistiamo perché approfittiamo di prezzi più bassi.
Una tecnica tradizionale per conservare la frutta è di aumentarne il contenuto zuccherino. Lo zucchero rende la frutta inospitale per i microbi: lega le molecole di acqua estraendole dagli organismi e impedisce loro di vivere.
La quantità di zucchero richiesta è comunque elevata: va dal 45 al 55% in peso rispetto alla frutta e nel prodotto cotto sarà quasi i due terzi, per cui le conserve con lo zucchero sono dolci e quindi molto buone!
Una caratteristica di queste conserve è anche la consistenza gelatinosa con diversi gradi di solidità che permettono di ottenere varie sensazioni gustative. Si possono anche ottenere delle versioni di pura gelatina, ottenute rimuovendo ogni impurità, che hanno l’aspetto di cristalli colorati.
Definizioni commerciali
La confettura è una mescolanza, portata a gelificazione adeguata, di zuccheri, acqua e polpa e/o purea di una sola specie di frutta, oppure di 2 o più specie di frutta.
La marmellata, invece, è una mescolanza, portata a gelificazione adeguata, di zuccheri, acqua e polpa e/o purea solo ed esclusivamente di agrumi.
La composta si differenzia dalla confettura perché è solitamente più ricca di frutta ed ha un tenore zuccherino più basso. Gli zuccheri utilizzati provengono esclusivamente dalla frutta con un conseguente minor apporto calorico.
La confettura extra, rispetto a quella cosiddetta tradizionale, deve contenere almeno il 45% di frutta: ciò significa che per un chilo di prodotto devono essere utilizzati oltre 450 grammi di polpa di frutta.
Gel e Pectina
Le conserve di frutta hanno una struttura fisica chiamata gel: un insieme di acqua e altre molecole che ha aspetto solido perché queste ultime sono collegate tra loro in una struttura simile a una spugna che intrappola l’acqua in tanti piccoli alveoli.
Questo gel è opera della pectina, una sostanza gelatinosa che in condizioni normali riempie lo spazio tra le pareti delle cellule.
Quando i frutti sono tagliati e portati a cottura, le catene di pectina sono rimosse dalle pareti cellulari e si dissolvono nel liquido. Se la diluizione è elevata non riescono a ricollegarsi per formare di nuovo il gel.
In cucina possiamo fare qualcosa per aiutarle: per prima cosa aggiungiamo zucchero, che assorbe acqua togliendola dalle molecole di pectina che hanno quindi maggiore facilità per riagganciarsi tra loro. Poi facendo bollire la soluzione di frutta, otteniamo di far evaporare parte dell’acqua rendendo meno liquido il composto. Possiamo anche aumentare l’acidità perché si favorisce ulteriormente la coesione.
Preparazione delle conserve
Si comincia con la cottura della frutta per estrarne la pectina. Le mele, le cotogne e gli agrumi ne sono molto ricche e spesso sono aggiunti agli altri frutti che ne sono carenti come integrazione.
La combinazione del calore e dell’acidità potrebbe essere eccessiva, per cui questa prima cottura deve essere breve e non intensa.
Se invece di confettura si vuole ottenere una gelatina, a questo punto bisogna filtrare per togliere tutte le particelle solide residue.
Ora aggiungiamo zucchero ed eventualmente pectina e portiamo rapidamente ad ebollizione per togliere l’acqua in eccesso e aumentare la concentrazione: dobbiamo arrivare a un valore di zucchero del 65%, che potremo verificare misurando la temperatura.
L’operazione di evaporazione è più facile se usiamo una pentola larga in modo che la superficie calda sia maggiore.
L’industria ha impianti che lavorano sotto vuoto, quindi riesce ad ottenere la concentrazione a temperature inferiori, attorno ai 60°, risparmiando in energia e mantenendo meglio la freschezza e il colore originale della frutta.
Arrivati alla giusta concentrazione, le catene di pectina dovrebbero essersi ricostruite possiamo aumentare l’acidità e verificare se il nostro liquido gelifica provando a raffreddare un po’ di liquido. Se la prova è positiva, possiamo versare la miscela in contenitori sterili.
Quando il composto si raffredda al di sotto degli 80° comincia a solidificare e continua fino a temperatura ambiente e prosegue nelle ore seguenti.
Se il processo non funziona bene ci possono essere tre cause: pectina insufficiente, acidità scarsa, cottura eccessiva .
Si può tentare di rimediare con una preparazione commerciale di pectina e/o del succo di limone o cremor tartaro e far ribollire brevemente il composto.
Ora che conosciamo le basi tecniche del processo, possiamo capire meglio le pratiche, argomento che affronteremo la prossima volta.
URTICA GEL:
il rimedio naturale in caso di punture d’insetto.
Urtica Gel è la soluzione completamente naturale contro i piccoli fastidi provocati dalle punture d’insetto, contatto con meduse o prolungata esposizione ai raggi solari.
È un gel non grasso e di facile assorbimento che, applicato localmente, regala un sollievo immediato.
Rimedio naturale per il corpo e privo di agenti chimici, conservanti e coloranti, Urtica Gel è ricco di preziosa Urtica urens e Arnica montana.
L’Urtica urens, coltivata secondo i principi della biodinamica, è da sempre apprezzata per le proprietà benefiche che la contraddistinguono: le sue foglie, infatti, contengono abbondante clorofilla, vitamina C, flavonoidi, molti sali minerali e tannini.
L’Arnica montana, invece, proviene da raccolta spontanea certificata in terreni che vengono gestiti e curati in modo sostenibile. Il suo fiore giallo è un rimedio naturale per i piccoli traumi e le contusioni superficiali.
Le prenotazioni
Ultima settimana: Le carni bianche di Noi e la Natura, polli allevati all’aperto, si possono prenotare fino a venerdì 18 luglio e arriveranno il martedì seguente 22 luglio.
Il pane del forno BIOPAN che arriva regolarmente al martedì mattina e si prenota entro il venerdì precedente.
Il pane del forno IrisMargherita arriva tutte le settimane il venerdì mattina. Si prenota entro il venerdì precedente.
Per essere certi di avere la vostra pezzatura prenotate in negozio o telefonando entro il venerdì precedente.
Per conoscere le varie tipologie di pane trovate qui l’elenco.
Regole per prenotare
Le prenotazioni si fanno scrivendo a prenota@varesebio.it o telefonando al numero 0332 332927, ricordatevi di indicare oltre all’articolo che desiderate, il vostro nome e cognome e il numero di telefono, possibilmente cellulare, così potremo avvertirvi quando i prodotti sono disponibili.
Telefonate pure, per chiarimenti o per avere notizie delle vostre prenotazioni.