Mostra Retrospettiva del Pittore
GIULIANO BELMONTE
“Visioni della mente e del cuore”
con il Patrocinio del Comune di Besozzo e dell’Associazione Giuliano Belmonte
Sala Mostre del Palazzo Comunale di Besozzo (Va)
dal 14 al 22 giugno 2014
Inaugurazione: sabato 14 giugno, ore 17 – Cocktail
Presentazione critica di Fabrizia Buzio Negri
MONOGRAFIA dedicata all’artista in mostra
Orari: tutti i giorni 10-12.30 e 15.30-19. Ingresso libero
Info. www.giulianobelmonte.it
A quasi due anni dalla scomparsa, un percorso espositivo pieno di suggestioni racconta la vita artistica di Giuliano Belmonte, valente acquarellista che a Besozzo ha avuto i natali.
Un ritorno, quindi, sul luogo delle origini, con una cinquantina di opere, in una mostra dal titolo “Visioni della mente e del cuore” che copre l’intero “iter” creativo dell’artista.
Per Belmonte, il paesaggio, prevalentemente della sua terra, è soprattutto visioni emotiva, atmosfera, espressione di luce e colore.
Pur avendo usato spesso la tempera e talora l’olio, per Giuliano Belmonte è l’acquarello la tecnica pittorica più amata,: Una tecnica, che gli è stata tanto connaturata da averla sperimentata nel corso degli anni con risultati importanti..
Lunga e impegnativa la sua attività espositiva, focalizzata intorno agli amati laghi lombardi, ma non solo.
Belmonte ha esposto a Novara, a Pavia, al Club Cà Bianca di Milano, a La Thuile, a Riva Ligure, a Sanremo, a Maratea, In Svizzera: a Lugano, al Museo di Indemini (che possiede molte sue opere), in Lussemburgo al Foyer Europeen..
Numerosissime le presenze a Varese: Galleria 3, La Bilancia, Sala Nicolini, Battistero S. Giovanni, Chiesa della Brunella, Chiesa Parrocchiale di Biumo Inferiore.
In provincia: a Busto Arsizio, Castellanza, Gallarate, Somma Lombardo, Sesto Calende, Besozzo, Ispra, Verbania, Viggiù, solo per citarne alcune.
Scrive il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri nel lungo testo della monografia: “Paesaggi silenti, di colorata armonia, nella maniera antica e sempre attuale dell’acquarello. Per sentire la Natura, in una sorta di affettuosa attenzione visiva che recupera il valore lirico, personalissimo, del vedutismo. Bisogna che il pittore senta intensamente “proprie” tali immagini per renderle nel dipinto non solo come atto di esistenza, ma come poesia dell’anima.
Sullo sfondo, quel bel cielo di Lombardia di manzoniana memoria. L’artista dipinge così l’aria aperta, la luce solare, la freschezza delle atmosfere. Il Lago di Varese, ma soprattutto il Verbano sono da ritrovare tra i temi prediletti: per chi sa sognare ancora un “Piccolo mondo antico”, l’acquarello di Belmonte riverbera le affascinanti tonalità di colore delle acque. In particolare, l’incanto negli scorci paesaggistici del Lago Maggiore: l’evanescenza dell’Isola Pescatori con la piccola fantastica Isola dell’Amore; l’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro, aggrappato miracolosamente alla roccia… Come contrappunto quasi musicale, il fraseggio pittorico dell’artista appare molto intenso ma sempre sensibilmente poetico, nell’esplosione cromatica dei Fiori, còlti nell’attimo del pieno fulgore dei gialli accesi, dei timbri aranciati, dei lilla tenui…”