Sabato 10 Ottobre alle ore 18 presso lo Spazio Lavit in Via Uberti 42 a Varese sarà inaugurata la mostra personale di Paolo Fiorellini – “DIVINAZIONI”.
Dopo quattro anni dall’ultima personale in galleria ritorna, con nuovi lavori, l’artista ligure Paolo Fiorellini. Una riflessione sulla realtà contemporanea, sul ruolo dell’uomo e sulle possibilità dell’individuo ha portato Fiorellini a creare dei lavori dove la materia diventa il mezzo per plasmare delle nuove figure. Rileggendo in chiave completamente inedita ed originale la storica iconografia dei tarocchi sono nati dei personaggi che combattono il tempo e si proiettano in un futuro sconosciuto.
“L’IDOLO, nella definizione da dizionario è «ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità». Proprio in questa figura arcaica troviamo il parente più prossimo dei personaggi ideati da Fiorellini. A metà tra realtà e mito, in un luogo dove spazio e tempo si confondono, nasce l’idea di un homo sapiens meccanizzato che assume sembianze umane, senza volto e senza sesso, e si pone di fronte alla collettività” scrive la curatrice Laura Orlandi.
Durante il periodo della mostra una grande opera di Fiorellini verrà collocata sul terrazzo della Torre Civica in Piazza Monte Grappa a Varese.
L’esposizione partecipa alla Giornata del Contemporaneo (10 ottobre), il grande evento che AMACI dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico. Con il patrocinio di Provincia di Varese e Comune di Varese.
La mostra è visitabile fino al 21 novembre
Orari: dal martedì al sabato dalle 17 alle 19.30
INGRESSO LIBERO
Paolo Fiorellini è nato nel 1961 a Sarzana (La Spezia) dove vive e lavora. Nel 1985 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Inizialmente il suo lavoro artistico è stato caratterizzato da un linguaggio tra la figurazione e l’Espressionismo; dagli anni Novanta la sua pittura è approdata ad un gesto più informale e ricco di materia, quindi si è dedicato alla sperimentazione dei materiali, tra cui il silicone, nel quale ha spesso incluso elementi naturali (fiori, erba o pesci). Fiorellini si interessa alla sostanza e alla materia del pigmento e delle superfici; privilegia il colore per l’energia assorbita o irradiante, la sua ricerca consiste nel creare disorientamento e nel proporre icone e archetipi capaci di suggerire concetti e principi morali. Artista visivo poliedrico, spazia fra pittura, scultura, assemblage e performance, con esiti collocabili fra la Transavanguardia e le ricerche oggettuali più recenti.