Col Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) varato Sabato 7 Marzo 2020 il Governo Italiano ha rivisto integralmente le misure per il contenimento del Corona Virus da applicare su tutto il territorio nazionale.
Tali misure, sostituiscono quelle precedentemente sul territorio Lombardo, dettando disposizioni uniche per tutta la Regione a decorrere da Domenica 8 Marzo e sino a Venerdì 3 Aprile compreso.
A seguire si riportano le misure di maggior rilievo per le imprese del settore dei servizi:
– Ristoranti e bar: obbligo (a pena di sospensione dell’attività) di chiusura dalle ore 18 alle ore 6:00, nonché obbligo di predisporre misure idonee a evitare assembramenti di persone, tali da garantire agli avventori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro e a pena di sospensione dell’attività (a breve si dovrebbe avere conferma della possibilità di operare anche in orari serali per l’asporto senza consumo sul posto e con sospensione dell’attività per chi trasgredisce al divieto).
– Attività commerciali diversi da ristoranti, bar e altre attività vietate: obbligo (a pena di sospensione dell’attività) di predisporre misure idonee a evitare assembramenti di persone, tali da garantire agli avventori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro e a pena di sospensione dell’attività. In presenza di condizioni strutturali od organizzative che non consentano il rispetto di tali distane, è prescritta la chiusura.
Le attività in questione che si trovino in mercati e centri commerciali, nonché le grandi e medie strutture di vendita devono altresì osservare la chiusura nei giorni festivi e prefestivi (quantomeno Sabato e Domenica, più eventuali festività/prefestività locali), salvo che le farmacie, parafarmacie e le rivendite di generi alimentari.
– Impianti sciistici, palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, sociali, culturali e ricreativi, nonché centri termali: sospensione dell’attività, salvo che per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali d’assistenza nei centri termali, nonché la possibilità per gli atleti professionisti e quelli che partecipano a giochi olimpici o manifestazioni nazionali o internazionali di continuare ad allenarsi a porte chiuse, ovvero all’aperto sena presenza di pubblico.
– centri estetici e parrucchieri: benché il decreto non preveda norme specifiche, Confesercenti ritiene in via cautelativa di suggerire la sospensione di tutti quei trattamenti per cui non sia possibile garantire il metro di distanza interpersonale previste per la generalità delle attivià commerciali, fermo restando l’impegno della Confederazione per chiedere chiarimenti interpretativi certi, che in ipotesi possano consentire l’attività anche in mancanza del metro di distanza purché si ricorra a idonei presidi di sicurezza (mascherine/guanti).
– Pub, cinema, sale giochi, teatri, musei e altri luoghi di cultura, sale scommesse e sale bingo, scuole di ballo, discoteche e locali assimilati: sospensione di ogni attività.
– Manifestazioni ed eventi: sospensione di ogni iniziativa in luogo pubblico o privato, anche se a carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, nonché se svolte in luoghi chiusi ma aperti al pubblico.
– Lavoro agile: applicabile anche in assenza di accordi individuali, assolvendo per via telematica gli obblighi informativi, fermo restando l’invito ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo o ferie qualora sia possibile.
– Organi collegiali (consigli di amministrazione, ecc): sospensione delle riunioni non gestite attraverso comunicazioni a distanza.
– Scuole per l’infanzia, attività didattica negli istituti scolastici, Università e altri istituti di formazione, master, corsi professionali e altre attività formative svolte da soggetti pubblici o privati: sospensione, anche con riferimento a viaggi d’istruzione, iniziative di scambio e gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche comunque denominate.
– Luoghi di culto: aperti, ferma restando l’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e on ogni caso la sospensione delle cerimonie religiose aperte al pubblico, inclusi i funerali.
Si rammenta inoltre che, più in generale:
– Sono adottate misure volte a evitare ogni spostamento di persone, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative (autocertificabili col presente modello), motivi di salute, ovvero altre situazioni di necessità e ferma restando la possibilità di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
– ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) e’ fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante
– Ai soggetti per cui è stato diagnosticato il corona virus oppure per cui è stata disposta la misura della quarantena è fatto assoluto divieto di allontanarsi dalla propria abitazione.
– Si raccomanda alle persone anziane o comunque affette da patologie croniche o di debole costituzione di evitare di uscire dalla propria dimora fuori dai casi di stretta necessità, evitando comunque i luoghi affollati in cui non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro.
Sull’applicazione delle misure vigileranno le prefetture, anche avvalendosi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle forze armate.
In ossequio al Decreto sopracitato, Confesercenti promuove inoltre l’adozione presso gli esercizi commerciali delle seguenti misure di prevenzione igienico-sanitarie:
Confesercenti ha inoltre elaborato un cartello che può essere stampato e affisso nei locali delle imprese per invitare gli avventori ad attenersi a quanto disposto dalla nuova normativa: clicca qui per scaricare il cartello da affiggere in negozio.
Si evidenzia da ultimo che chiunque abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico in data successiva al 16 Febbraio, nonché chiunque abbia transitato o sostato nei Comuni sottoposti a divieto di allontanamento e accesso nella Provincia di Lodi, ovvero nel Comune veneto di Vò, deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, nonché al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente.
In caso di sintomi sospetti il numero verde unico regionale 800.89.45.45 o il numero disposto dal Ministero del Salute 1500.
Per ulteriori informazioni contatta le nostre sedi compilando il modulo sottostante o visita il sito di Regione Lombardia al seguente link: clicca qui.
INFORMAZIONI SINDACALI
Confesercenti si è immediatamente attivata a livello nazionale, regionale e locale per chiedere sostegno alle attività coinvolte più o meno direttamente dagli effetti del corona virus, ottenendo l’urgente convocazione di cabine di regie per gestire l’emergenza per imprese e lavoratori, nonché di misure omogenee sul territorio.
La forte riduzione dei consumi legati alle restrizioni imposte sulle attività imprenditoriali (e in particolare commerciali), nonché alla riduzione dei flussi turistici esteri e interni (prenotazioni per lo più cancellate), impongono azioni risolute su tutto il territorio nazionale, partendo dalle aree maggiormente colpitecome la Lombardia e in particolare i Comuni del lodigiano sottoposti a divieto di spostamento.
A livello nazionale la Presidente di Confesercenti, nonché di Rete Imprese Italia, Patrizia De Luise è al lavoro assieme al Segretario Mauro Bussoni presso Ministero dell’Economia e del Lavoro per predisporre misure concrete di sostegno per le imprese in difficoltà. Dopo aver presentato una prima stima sui danni dell’emergenza CoronaVirus (leggi lo studio presentato da Confesercenti al Ministro Patuanelli), la Confederazione ha collaborato all’elaborazione delle prime misure di sostegno per le imprese delle aree sottoposte a misure di restrizione degli spostamenti, nonché alle regole del nuovo DPCM che hanno finalmente superato l’adozione di misure eccessivamente disomogenee sul territorio e che sono riassunte nelle informazioni operative di cui sopra.
A livello regionale, il Presidente Gianni Rebecchi, il Direttore Alessio Merigo hanno immediatamente avanzato la richiesta di un tavolo di confronto regionale per affrontare l’emergenza in atto (vedi articolo), che si è infine concretato nel tavolo di segreteria del Patto per lo Sviluppo, dove Confesercenti è già al lavoro assieme alle altre Associazioni maggiormente rappresentative e ai rappresentanti dei Comuni per aiutare la Regione a formulare al governo le misure più idonee sia a contrastare la diffusione del virus senza creare allarmismi e contenendo il più possibile i danni per l’economia, sia per sostenere le imprese in difficoltà. Si attende a breve un provvedimento in tal senso, per garantire risorse maggiori
A livello locale, i Presidenti e i Direttori delle Confesercenti territoriali si stanno adoperando per garantire la massima conoscenza delle nuove regole da parte di imprenditori e sindaci (da subito sconsigliati rispetto all’adozione di ulteriori misure restrittive per le attività economiche), a favore dei quali si sono posti a completa disposizione e possono essere contatti compilando il modulo alla fine di questa pagina.
MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Con provvediento del 27 Febbraio, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito le prime azioni per sostenere le difficoltà economiche delle imprese con sede nei Comuni maggiormente colpiti dal Corona Virus (tra cui anche quelli della provincia di Lodi sottoposti a divieti di spostamento delle persone). Ulteriori misure per queste zone, nonché per la filiera del turismo nonché, più in generale, per le imprese lombarde con dipendenti, sono poi state varate dal Decreto Legge n. 9 del 2 Marzo, cui farà seguito a breve un ulteriore provvedimento che confidiamo rafforzi gli strumenti stanziati, emulando quanto già fatto col decreto “salva Genova” dopo il crollo del ponte Morandi.
Misure per la generalità delle imprese lombarde:
Misure per la filiera del turismo italiana (imprese della ricettività, agenzie viaggi e tour operator con sede o domicilio fiscale in Italia:
Misure per i Comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini (ex zona “rossa” della provincia di Lodi):
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