Il nostro viaggio alla scoperta del Lago Maggiore inizia dalla sponda varesina, per la precisione dal comune più settentrionale della provincia: Maccagno con Pino e Veddasca. Un’unità amministrativa di recente costituzione, nata nel 2014 in seguito ad un referendum che ha detto sì al progetto di fusione di tre comuni.
Partiamo da Maccagno, centro tra i più conosciuti e visitati dell’Alto Lago.
Una passeggiata tra le vie del ben conservato nucleo medievale di Maccagno Inferiore permette di rivivere il passato glorioso di questa cittadina. La leggenda narra che nel 962 arrivò in paese l’imperatore Ottone I di Sassonia, accolto calorosamente dalla gente del posto. Un soggiorno così gradevole che l’imperatore decise di elevare il piccolo centro al rango di feudo imperiale. L’autonomia amministrativa di Maccagno durò ben 8 secoli: di quell’epoca rimane tuttora testimone la Torre Imperiale.
La visita a Maccagno Inferiore si conclude con il Santuario della Madonnina della Punta, splendidamente proteso verso il lago. Dal sottostante porticciolo prende il via l’affascinante lungolago che costeggia un’ampia e frequentatissima spiaggia fino ad arrivare al Civico museo Parisi Valle, dedicato all’arte italiana del Novecento.
Maccagno è un vero paradiso per gli sportivi, in particolare per gli amanti dell’arrampicata. A due passi dal lago sorge infatti la palestra di roccia del Cinzanino, area
attrezzata aperta liberamente al pubblico dove tutti, dagli esperti fino alle famiglie con bambini, possono provare il brivido del verticale grazie ad un impianto completo e sicuro con vari gradi di difficoltà tra cui scegliere. Altri sport che si possono praticare a Maccagno sono calcio, atletica, beach volley, tennis e basket.
Infine un po’ di relax: ci spostiamo a Pino Lago Maggiore, a pochi passi dal confine, per concederci qualche ora di meritato riposo al Lido di Zenna. L’abitato si trova più a monte: tra le sue strette vie spicca una torre medievale.