A chi ti dice che per visitare una mostra d’arte devi andare altrove. A chi ti racconta che non ci sono mostre interessanti a Varese. Ecco. Villa Menafoglio Litta Panza fa la differenza.
Sede di mostre a respiro internazionale, e di una mostra permanente di arte minimalista e ambientale, Villa Panza coniuga l’eleganza e lo sfarzo della villa settecentesca con collezioni d’arte contemporanee e concettuali.
La Villa si si trova sul colle di Biumo Superiore. Domina la città di Varese, circondata da 33.000 mq di parco all’italiana finemente curato con piante e fiori. Nel 1996 la Villa venne donata al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e, dopo numerosi interventi di restauro, nel 2000 sia la collezione che la Villa furono aperte al pubblico. La Villa fu edificata nel settecento come casa di campagna dal marchese Paolo Antonio Menafoglio, venne ceduta a Pompeo Litta Visconti Arese a inizio Ottocento, che incaricò l’architetto Luigi Canonica di ampliarla (vennero costruite le scuderie e ampliato il fabbricato), e negli anni trenta del secolo scorso l’architetto Piero Portaluppi si occupò della costruzione della serra e della collinetta con il tempietto.
L’attuale destinazione d’uso è dovuta al conte Giuseppe Panza, collezionista milanese che prese possesso e dimora nella villa, e, dagli anni cinquanta del secolo scorso, iniziò a collezionare opere d’arte contemporanea internazionale (soprattutto americana). Nel percorrere le sale della Villa colpiscono due elementi: la luce e lo spazio. Le scelte di allestimento valorizzano la perfetta armonia fra interno ed esterno, e fra antico ed arte moderna. Puoi ammirare oltre 150 opere di artisti americani, preziose raccolte di arte africana e precolombiana, ed opere di luce. L’ala dei rustici della Villa ospita una galleria di opere d’arte ambientale site specific (tra cui le opere di Dan Flavin, Robert Irwin e James Turrell).
A cura di BP, una milanese a Varese
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