A Varese, a zonzo per il quartiere di Casbeno, ho scoperto la meravigliosa Villa Recalcati. E non intendo la villa che ospita gli uffici della Provincia di Varese, ma quella preziosissima icona barocca dove re, regine, principesse e imperatori hanno trascorso le loro vacanze. Un tuffo nei fasti della Belle Époque europea! Costruita nella prima metà del settecento, e frequentata da personaggi famosi, tra cui Giuseppe Verdi, nella seconda metà dell’ottocento, in seguito ad un’imponente ristrutturazione (che ha impattato addirittura sulla rete viaria di Casbeno), villa Recalcati diventa il Grande Albergo Varese, e poi il Grand Hotel Excelsior, uno dei principali alberghi ottocenteschi italiani. Percorrendo le vie del parco, mi immergo nella piccola Versailles di Milano, pensata per ospitare tra lusso e aria buona l’élite europea, i nobili e gli aristocratici. Eccoli nel parco a sud morbidamente rilassati sulle panchine in legno ad ammirare uno splendido tramonto, conversando, e degustando bicchierini di rosolio, coccolati dalle premure delle decine di maggiordomi, concierges e governanti al loro servizio. Sorseggio il mio bicchierino di rosolio, e continuo la passeggiata nel parco romantico alla francese, dove i vialetti e le siepi in bosso convergono armoniosi e simmetrici verso la fontana centrale. Qui il tempo si è fermato. La vegetazione, palme esotiche, conifere dalla California, fiori del lontano oriente, lande artiche, alberi del Libano, rose e melograni del mediterraneo, consente la fioritura tutto l’anno. Percorro la scalinata centrale, per raggiungere la magnifica sala per le signore del Grand Hotel. Da lontano riesco a sentire i passi di Eleonora Duse che attraversa i sette saloni centrali per raggiungere Ersilia Samperi, la diva del Cafè Chantant, la quale l’attende all’ingresso per la consueta passeggiata in carrozza verso il Sacro Monte.
A cura di Barbara Pigoli, una milanese a Varese