Riprende l’attività di accoglienza notturna per i senza tetto all’ex Chalet Martinelli in piazzale Trieste, accanto alle Fs, a cura degli Angeli Urbani con la collaborazione dell’assessorato a Famiglia e Persona.
A presentare il servizio stamattina il sindaco Attilio Fontana, l’assessore Enrico Angelini, il referente dell’associazione Walter Piazza con Piera Cesca. Il servizio è stato attivato nel 2009. Gli attuali ospiti sono 14, di cui la metà italiani.
«Per ora è aperto il dormitorio – ha spiegato Piera Cesca -: quando farà più freddo gli ospiti potranno restare anche di giorno. Ci sono regole da seguire, sull’igiene, e non si possono introdurre alcolici. Tutti i giorni facciamo la distribuzione di pane e focacce: le persone che richiedono sono passate da 30 a 80 e sono soprattutto donne ucraine e moldave, ma ci sono anche italiani. C’è anche la distribuzione di vestiario, soprattutto il sabato. Ringraziamo i varesini che ci portano tanto, anche carrozzine, passeggini, piatti, necessario per i più piccoli». Anche Walter Piazza ha sottolineato la generosità della gente, con tante donazioni. Siamo riusciti anche a reinserire alcuni ospiti nel mondo lavorativo».
«Con la riapertura – ha detto Angelini – si torna a dare una risposta a un problema importante dell’accoglienza notturna. Risposte commisurate al bisogno, strutture né troppo grandi né troppo piccole. In primavera abbiamo attivato la Rete per i senzatetto per dare risposte alle due principali questioni: il ricovero notturno, che ha trovato appunto questa risposta egregia, con il dormitorio comunale di via Maspero, e il centro diurno che sarà avviato nei prossimi giorni dopo la fase intermedia di Biumo Inferiore. Qui all’ex Chalet si tratta comunque di accoglienza per senza fissa dimora del territorio, non provenienti da fuori».
Il sindaco ha ringraziato «l’associazione che ha proposto l’idea e avviato il progetto e l’assessorato che nonostante il periodo difficile riesce a dare risposte a quasi tutte le richieste che arrivano. E’ la risposta della Varese solidale e dell’amministrazione per venire incontro a esigenze sempre maggiori».
Lo scorso inverno sono passate al centro circa 30 persone, presenti in media 55 giorni ciascuna. Il centro sarà aperto fino a marzo (o anche successivamente, a seconda delle condizioni meteo).